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La mia fidanzata nel mondo del lavoro ( cap 59 il negozio di intimo)
di chiara94
15.12.2023 |
1.855 |
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"Perche' , se glelo avesse detto Francesca, la sua storia d'amore con Francesca , sarebbe naufragata gia'..."
DUE ANNI PRIMA.Riccardo e Giulio stavano tornando a casa, a piedi, dopo l'universita'.Era una serata fredda. Giulio aveva deciso, di non raccontare nulla, a Riccardo, dell'episodio del pomeriggio. Francesca gli aveva parlato. Anche se, solamente per pochi secondi, Francesca aveva rivolto la parola a Giulio. Giulio pensava che aveva qualche speranza, perche' , per la prima volta, Francesca sembrava aver tolto quella corazza , che sembrava indossare, tutti i giorni.
Ma di fronte a queste speranze, subito per Giulio arrivo' un altro evento nefasto , che lo riporto' sul pianeta terra.
Marcello, appoggiato ad un muro, stava aspettando Giulio, sulla strada di casa.
Appena vide Giulio e Riccardo, si avvicino'e disse a Giulio:" Ho saputo che mi stai spiando "
Giulio si chiese, se glielo avesse detto Francesca, o le amiche di Francesca, o se l'avesse capito da solo. La cosa sarebbe stata notevolmente diversa. Perche' , se glelo avesse detto Francesca, la sua storia d'amore con Francesca , sarebbe naufragata gia'. Ma poi, quale storia d'amore?
Giulio, con fare non sicuro, disse :" Ma non e' vero"
Marcello prese per i capelli, Giulio, e glieli tiro':" Non fare il furbo, con me . Non sono venuto, a gonfiarti la faccia, ma, se lo devo fare, lo faro'"
Marcello disse a Giulio:" Tu, hai capito , che Francesca esce con me? Che e' la mia ragazza, anche se non ufficialmente ?"
Io gli risposi :" Non lo so, sono affari vostri"
Marcello, con un sorriso arrogante, gli rispose :" Sono affari nostri, pero' tu eri nel parcheggio, l'altra notte. Vuoi sapere le cose, perche', poi a casa, ti fai le seghe? O te le fa ,il tuo amichetto, qui?"
Riccardo provo' a parlare, ma Marcello lo zitti' subito:" Tu stai zitto, o ce ne e', anche per te"
Marcello continuo':" Non voglio piu' vedervi nei paraggi, di dove sono io, o di dove e' Francesca "
Giulio rispose :" Ma Francesca e' mia amica"
Marcello, sempre con una risata arrogante, disse :" Ne sei sicuro? A me ha detto, che le fai paura, che ti vede come un tipo stranissimo, che sembri uno di quelli assassini da film horror. Il classico colpevole , con problemi fin da piccolo. Secondo te, Francesca, ti vede come un amico, o come un essere spregevole, da evitare, e da cui stare alla larga ?"
Giulio ,sentendo queste parole, inizio' a piangere.
Riccardo disse:" Marcello, ti prego, basta. L'ha capito il discorso"
Marcello disse:" Sai, Giulio, sul mio cellulare, ci sono degli ottimi video, ad alta definizione, dove si vede, anche bene in faccia, Francesca. Ma lei non vuole, che li faccia vedere. Io invece, a tutti i miei amici, li faccio vedere. Tanto Francesca, cosa puo' fare? Lasciarmi, per poi piangere una settimana e, dopo una settimana, mettersi in ginocchio, per supplicarmi, di tornare con lei? .Pero' a te, non li faccio vedere, tu sei uno sfigato, una nullita', un perdente. Ricordati, stai lontano da me e da Francesca. Non ci saranno altri avvertimenti."
Marcello lascio' Giulio, gli diede una spinta, e lo fece cadere per terra , e se ne ando'.
Giulio guardo' Riccardo, e Riccardo abbasso' gli occhi'. Neanche lui sapeva cosa dire.
OGGI.
Come mai, c'erano i due brutti ceffi? Stavano seguendo Francesca? l'uomo misterioso, era cosi' geloso di Francesca?
Avrei dovuto avvisare Francesca, della cosa? Ma se glielo avessi detto, avrebbe capito, che io sapevo, e i due brutti ceffi, me l'avrebbero fatta pagare. Pero', se non gliela dicevo, l'avrebbero fatta pagare a Francesca. Preferivo essere gonfiato di botte io, piuttosto che toccassero la mia amata.
Al telefonino, dissi:" Francesca, Francesca, mi senti? " Ma era tutto muto, al telefono, non sentivo piu' nulla. La linea era caduta? il cellulare non prendeva?
Feci un giro, per cercare di seminare i due brutti ceffi, e due minuti dopo, che girai per il centro commerciale, mi accorsi che non li avevo piu' dietro.
Tornai al negozio di intimo, e con il fiatone, ci arrivai. Ma trovai la porta chiusa. Ma come mai, era chiusa? Lessi l'orario. Era pausa pranzo. Avrebbe riaperto alle tre.
Ma dove era finita, Francesca? Era con quei due ? Il cellulare non dava piu' segni di vita. Provai io a chiamarla, ma mi dava cellulare spento. Provai a guardare la posizione su messanger, ma anche quella era disattivata. Non riuscivo a capire.
Francesca mi aveva portato, in un centro commerciale, per esaudire un mio desiderio, e poi, all' improvviso, era scomparsa. Era ancora con quei due uomini? C'erano poi i due brutti ceffi. Era in pericolo?
Dovevo andarla a cercare, dovevo assolutamente trovarla, o non mi sarei mai perdonato, questa cosa. I negozi erano tutti chiusi ormai, quindi, girai per il centro commerciale. Corsi da una parte, all'altra. Arrivai anche alla zona bagni, decisi di entrare anche li'. Se l'avevano portata in un posto isolato, quello era uno dei piu' probabili. Entrai in un bagno, sembrava deserto, ma sentii' un rumore impercettibile , provenire da una zona. Pero' la porta era chiusa. Mi avvicinai e senti' qualcuno, che stava godendo. Probabilmente c'era uno dei due uomini, e Francesca lo stava spompinando, sembrava il rumore di una bocca, che andava su e giu', su un cazzo. Stavo impazzendo, che non potevo vedere, ma solamente immaginare. Mi tirai fuori il cazzo, lo impugnai e iniziai a segarmelo, immaginando ,come Francesca, stesse facendo un pompino.Ma , veramente, Francesca, stava facendo , un pompino ad uno sconosciuto? O era solamente una sega? A me sembrava il rumore di una succhiata, ma poteva anche essere il rumore di una mano, che mandava su e giu' la pelle del cazzo. La voce, stava solo godendo , non diceva nulla. Comunque sia, pompino o sega,io venni quasi subito .Io riempii' la porta di sborra. Mi richiusi subito i pantaloni e uscii'. Mi nascosi dietro una pianta, volevo vedere Francesca uscire, e capire, quale dei due aveva spompinato o segato. Se il piu' vecchio , o il piu' giovane.
Ripensai alle seghe, che Francesca aveva fatto a Salvo. No, il rumore era diverso. Sembrava proprio il rumore di due labbra che andavano su e giu' , lungo l'asta di un cazzo.
L'avevo ritrovata, dopo circa due ore, cercandola, chissa' cosa avevano fatto ,in due ore. Chissa' come ci avevano provato, quanto tempo ci avevano messo, a convincerla ad inginocchiarsi in bagno.
Erano stati galanti, romantici, simpatici, o l'avevano presa con l'inganno, con la forza? No , in un centro commerciale, era impossibile , con la forza. Aveva accettato sicuramente, di sua spontanea volonta', di usare la bocca.
All'improvviso, dietro di me, senti' una voce: " Cosa ci fai, qui, nascosto?"
Mi girai, era uno dei due brutti ceffi, a parlarmi.
Io, tremando, risposi:" Niente"
L'altro disse:" Noi siamo venuti a fare la spesa e a fare un giro. Ti ricordi, vero, il discorso, che ti abbiamo fatto? Il nostro capo, sta usando la bocca e la figa della tua ragazza, in questo momento. Immagino che tu lo immagini gia', non essendo con lei"
Io feci segno di si', con la testa.
L'altro brutto ceffo disse:" Lasciale fare la puttana in pace, chiaro?"
Io, tremando , dissi:" Si, si"
L'altro buttafuori, disse :" Andiamo, e' un bravo ragazzo, ha capito. Ha capito che la deve dividere. Tanto, se non prendesse in bocca e in figa, il cazzo del nostro capo, lo prenderebbe sicuramente di un altro.Vero?"
Io, con le lacrime agli occhi, risposi di si'.
Uno dei due buttafuori, tiro' fuori un dieci euro, e mi disse:" Dai , vatti a fare un liquorino, brindando alla figa. Viva la figa " e se ne andarono, ridendo.
Uno dei due, torno' indietro , per dirmi:" Dimenticavo, la tua ragazza e' proprio brava, a fare i pompini. Noi l'abbiamo gia' vista, mentre lo succhia, al nostro capo. Lui tira fuori il cazzo, anche davanti a noi, e lei non fa storie. Perche' sa, che se no, prende le botte .E' la sua puttana, e' di sua proprieta'"
E si allontano' nuovamente
Durante quella discussione, avevo perso di vista, i bagni. Potevano gia' essere usciti . Infatti, i due uomini, mi accorsi , che stavano prendendo un caffe', al bar vicino. Mentre, pochi minuti dopo, dai bagni, usci' Francesca.
Ma perche', propormi di ascoltare , addirittura di spiare, se poi alla fine, Francesca aveva spento il cellulare, e non si era fatta piu' trovare? Questa cosa, dovevo assolutamente chiarirla con lei. Volevo vedere pero' prima, se mi sarebbe venuta a cercare, e soprattutto, cosa mi avrebbe detto.
Pero' , dovevo stare calmo, non potevo essere sicuro, che i due brutti ceffi se ne fossero andati.
Finalmente avevo visto l'uomo misterioso. Sapevo che era uno di quei due, sicuramente. Ma quale dei due ? E uno dei due, mi sembrava di averlo gia' visto. Ma non mi ricordavo dove. Oppure forse era solamente la mia immaginazione. Forse i miei occhi l'avevano visto in macchina, ma il mio cervello non voleva accettare che era vero. Non voleva dargli forma, lasciargli la vaga forma di un uomo misterioso, per farlo sembrare un sogno. un brutto sogno. un incubo.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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